Due imprese, due pianoforti, un prosciutto e un maiale tranquillo

Avatar photo Daniele Tirelli27 Luglio 2024

Questo è il racconto di una curiosa coincidenza che dimostra quale sia la natura generatrice di certe innovazioni nel mondo del largo consumo. È una conferma del ruolo fondamentale delle figure imprenditoriali la cui propensione, spesso istintuale, verso la scoperta di nuove opportunità e di tendenze latenti e misconosciute prevale  sulla semplice gestione delle risorse esistenti e sulla minimizzazione del rischio che invece caratterizza la funzione manageriale.

In viaggio verso quel di Napoli, ricevo l’invito a ritrovarci a Porto San Giorgio  dall’amico Franco Onori, socio imprenditore di CONAD Adriatico e localmente noto da tempo come cultore della gastronomia e delle specialità alimentari. La proposta, tra le altre, suona ghiotta e allettante potendo assaggiare i suoi elitari prosciutti XXL, ottenuti dalle cosce curvy dei “maiali tranquilli” della famiglia Bettella; prosciutti tuttora misconosciuti ai clienti gourmet dei supermercati milanesi.

Giunto a Pomigliano d’Arco, lo stesso giorno, occhieggiando qua e là nel supermercato Piccolo, dei signori Michele e Raffaele Piccolo, la mia attenzione cadde sulla  targhetta appesa a fianco del prosciutti esposti: ancora Bettella!

Magliano e Pomigliano! Due realtà che ignoravano reciprocamente l’altrui esistenza. Una innovazione di cui mi piacerebbe fruire anche  a Milano, la “melting pot”, la “piccola mela” che non dorme mai e  che tutto assaggia e tutto divora?

Israel Kirzner, con la sua teoria del “finder-keeper” ci ha convinto che il profitto deve essere visto come la scoperta di opportunità già esistenti.

Gli imprenditori sono individui che “trovano” opportunità di profitto già esistenti nel mercato e le “fanno proprie” sfruttandole.

Ma parliamo anche dell’altro protagonista: il “Maiale Tranquillo” della famiglia Bettella, che pasce secondo natura nei pressi di Cremona, almeno per 2 anni. Non respira i miasmi di asfittiche stalle intensive. Se la gode  all’aria aperta. Mangia prevalentemente mais selezionato e così finisce per diventare un ciccione di oltre 300 kg, e a volte quasi 400, e senza vergogna del grasso squisito di cui si circonda, per cui si merita il nome di “suino-padano- extrapesante”!

I signori Bettella poi  spediscono le carni fresche in destinazioni diverse: a Nord per esempio nella Val di Fassa e nella Val di Non in Trentino, dove vige l’esperienza degli artigiani locali esperti nella tradizione dell’affumicatura, così come verso la Bassa Piacentina, che costeggia la sponda destra del Po, per ottenere la Coppa e la Pancetta o verso la Bassa Parmense, dove le nebbie avvolgono le cantine in cui riposano Culatello e Spalla cotta di San Secondo. Ogni territorio con il suo mix di clima, ambiente, tradizione si sposa perfettamente alla materia prima tratta dal Maiale Tranquillo dei Bettella.

Il tutto si riassume nel fiore all’occhiello costituito dai prosciutti appunto che possono essere stagionati sino a 5 anni.

In conclusione, una piccola, significativa storia di eccellenze e di imprenditorialità che ne sottintende tante altre….

e che non finisce qui.

Infatti nel supermercato Piccolo è stato installato un pianoforte (bianco) per allietare i clienti.

e guarda caso, anche nell’enoteca del supermercato Conad di Porto San Giorgio, di Franco Onori è installato un pianoforte (nero) per i meet-up con i clienti, che li apprezzano molto.

Pure coincidenze? Forse. Imprenditori che condividono lo stesso spirito kirzneriano? Molto più probabile.

https://www.foodevolvation.com/leevers-locavore-un-supermercato-futuribile-nel-colorado/

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Daniele Tirelli

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