La carne di canguro di Damien De Jong

Avatar photo Daniele Tirelli5 Gennaio 2025
La carne di canguro rappresenta un’interessante innovazione (per noi), nel mondo dell’alimentazione, perché dal punto di vista nutrizionale, questa carne si distingue per il suo profilo.

Contiene infatti circa il 2% di grassi, il che la rende una delle carni più magre disponibili sul mercato. Per fare un confronto, il manzo ne contiene in media il 10-15%

È inoltre ricchissima di proteine (circa 22-24g per 100g) e contiene livelli elevati di ferro, zinco e vitamina B12. Un aspetto particolarmente interessante è il suo alto contenuto di CLA (acido linoleico coniugato), un acido grasso benefico per la salute cardiovascolare.

La sostenibilità ambientale è un altro punto di forza della carne di canguro. I canguri sono perfettamente adattati all’ambiente australiano e, a differenza del bestiame tradizionale, non causano erosione del suolo con gli zoccoli. Inoltre, producono quantità significativamente inferiori di metano rispetto a bovini e ovini, contribuendo meno all’effetto serra. Non richiedono pascoli coltivati o irrigazione artificiale, poiché si nutrono naturalmente della vegetazione autoctona.

Per quanto riguarda il sapore e la preparazione, la carne di canguro ha un gusto distintivo “selvatico e  raffinato”. È più scura del manzo e ha un sapore più intenso, simile alla selvaggina ma più delicato. Data la sua magrezza, richiede una cottura attenta: la maggior parte degli chef raccomanda di servirla al sangue o media cottura per mantenerne la tenerezza. Una cottura eccessiva può renderla dura a causa del basso contenuto di grassi.

La regolamentazione della produzione commerciale in Australia è molto severa. I canguri non sono allevati in cattività, ma sono catturati da popolazioni selvatiche in base a quote annuali stabilite da studi scientifici sulla sostenibilità. Questo sistema assicura l’equilibrio ecologico ed è un esempio notevole di gestione sostenibile della fauna.

La carne di canguro presenta una vasta gamma di tagli, ciascuno con proprie peculiarità e usi culinari. Per comprendere meglio questa carne particolare, esploriamo le diverse parti dell’animale utilizzate in cucina.

Il filetto di canguro è il taglio più pregiato, situato nella regione lombare dell’animale, analogamente ai bovini. Questa carne, nota per la sua tenerezza e magrezza, è ideale per cotture rapide ad alta temperatura, come bistecche o medaglioni.

La coscia del canguro, che include il girello e la noce, offre carne molto versatile. Questi tagli sono leggermente più fibrosi rispetto al filetto, ma conservano un sapore eccellente. Sono perfetti per arrosti, bistecche o per essere tagliati a strisce sottili per piatti saltati.

Il carré di canguro, situato lungo la schiena, è noto per il suo sapore intenso. Può essere cucinato intero come arrosto o tagliato in costolette. Questo taglio richiede una cottura attenta per mantenere la sua naturale tenerezza.

La spalla di canguro è un taglio più robusto e fibroso, adatto a cotture lente. È spesso impiegata in stufati, brasati o macinata per hamburger e polpette. La cottura lenta permette di sciogliere il tessuto connettivo, rendendo la carne tenera e succulenta.

La coda di canguro merita una menzione speciale. Tradizionalmente utilizzata dagli aborigeni australiani per zuppe, è ricca di collagene e produce un brodo molto nutriente. Oggi viene ancora impiegata in preparazioni tradizionali e moderne, soprattutto in stufati o zuppe.

La carne macinata di canguro, ottenuta da vari tagli, sta diventando sempre più popolare. È usata per hamburger, polpette e ragù, spesso miscelata con altre carni più grasse per bilanciare la sua estrema magrezza.

Le interiora di canguro, come fegato e reni, sono meno comuni nel mercato internazionale, ma vengono utilizzate in Australia. Il fegato, in particolare, è molto nutriente e ricco di ferro e vitamina A.

È interessante notare che, rispetto alle sue dimensioni, il canguro offre un rendimento in carne relativamente alto. La sua struttura muscolare ben sviluppata, specialmente nelle zampe posteriori e nella coda, fornisce una notevole quantità di carne magra utilizzabile.

Come accennato, la carne di canguro presenta una composizione unica: il suo contenuto di grassi è estremamente basso (circa 2%), il che la rende particolarmente magra e incide sul suo comportamento al calore. Questo dettaglio è cruciale poiché, in assenza di grasso che funge da isolante e mantiene la succosità della carne, essa può diventare facilmente dura se non cucinata correttamente.

La temperatura di cottura è di fondamentale importanza. i  migliori risultati, si ottengono cuocendola carne di canguro a temperature molto elevate per un tempo breve, una tecnica conosciuta come “seal and rest” (sigillare e riposare). Questo metodo permette di trattenere i succhi all’interno della carne, mentre si forma una deliziosa crosticina esterna.

Damien de Jong è un’azienda alimentare situata nei pressi di Strasburgo, nella regione del Grand Est in Francia.La scelta dell’azienda di specializzarsi nella carne di canguro è particolarmente interessante dal punto di vista del mercato europeo. L’importazione e la distribuzione di carne di canguro in Europa rappresenta un segmento di mercato di nicchia ma in crescita, soprattutto considerando la crescente attenzione dei consumatori europei verso fonti proteiche alternative e sostenibili.

 

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