Essendo per un ⅓ dell’anno un consumatore francese, ho avuto modo di sperimentare, durante le vacanze natalizie del 2017 e tra i primi italiani, Fresh il nuovo formato del gruppo che possiede l’insegna madre Grand Frais.
Il primo Fresh fu aperto a Belley, nei pressi di Chambery il 6 dicembre 2017.
Attualmente i Fresh, che in Francia sono 42 assieme ai 296 Grand Frais, hanno contribuito a cambiare il rapporto dei consumatori francesi con i prodotti freschi, sia in termini di qualità/prezzo, sia in termini di varietà e innovazione.
Notoriamente, in Francia, il centro dell’offerta dell’insegna è la “piazza” dell’ortofrutta, ordinata con i banchi bassi che consentono di osservare tutto il punto di vendita, mentre al grocery confezionato è destinata l’area perimetrale. Inoltre, sempre in Francia, Fresh (almeno nel punto di vista di Bonneville che frequento più spesso) notevole importanza ha la carne preconfezionata (in skin sottovuoto) che è addirittura posta all’entrata del negozio.
In breve, il Fresh francese è il supermercato di vicinato di circa 500 mq, dedicato ad acquisti ad alta frequenza, che consente di godere della qualità di prodotti che ruotano velocemente al giusto grado di maturazione e di freschezza.
Il nuovo e primo Fresh italiano riprende la formula francese adattandola ad un contesto molto diverso come l’area urbana milanese. Si tratta di un formato “coraggioso” che, in quanto tale, può produrre una ulteriore biforcazione nel settore della Grande Distribuzione alimentare, con effetti di lungo periodo.
Lo osserveremo nuovamente a settembre, una volta stabilizzato dopo la giusta enfasi dell’apertura, per verificare l’efficacia di questo innesto della cultura commerciale francese nel contesto italiano (del Nord).
