Ho parlato più di un anno fa, qui su LinkedIn, del progetto meraviglioso del “Minuto Bauli”, il monostore con il nuovo format brandizzato di viola che l’azienda scaligera sta portando in giro per il mondo. In questo momento esistono più di tredici punti vendita in tutto il mondo, dodici in Italia e uno in Austria, per l’esattezza a Vienna.
Nel centro nevralgico del nuovo negozio Minuto Bauli, i clienti possono vivere l’emozione di assistere in diretta alla magia della lievitazione e cottura dei prodotti Minuti, ovvero un monoprodotto al profumo di pandoro, quello che cambia sono le varie farciture, fatte a vista dopo la scelta e la richiesta del cliente.
Questa magia accade grazie ai forni a vista, ogni Minuto è il risultato di un’attenta lavorazione artigianale che dura due giorni, utilizzando solo ingredienti selezionati. Viene sfornato caldo proprio davanti agli occhi dei clienti e può essere personalizzato con una varietà di creme e granelle, trasformando ogni morso in un’esperienza unica e speciale. Inoltre il nuovo format negozio offre un ambiente accogliente, unico dove è possibile gustare i Minuti appena sfornati, se il cliente preferisce, può portarli via per un dolce piacere da condividere a casa o per la strada con amici e famigliari. Questa nuova idea di vendita non si distingue solo per l’eccellenza dei suoi prodotti, ma anche per l’attenzione e l’esperienza del cliente, che può godere della vista e del profumo del pandoro e del processo di preparazione di dolci artigianali.
Scacco Matto in 4 mosse
Le mosse principali di Bauli sono quattro, e sono tutte vincenti sul mercato. Ho la certezza che porterà tanto margine di distanza rispetto agli altri player di mercato.
- Bauli sta portando il concetto di pandoro nella prima colazione, merenda e quotidianità di tutti i giorni, educando i consumatori verso il suo gusto pandoro e verso il suo Brand. Rafforzando la Brand Awareness e del suo prodotto a Natale.
- Il canale Out Of Home si dimostra un segmento molto promettente, avendo registrato in Italia una crescita del 5% nell’ultimo anno. Questo progresso rafforza la posizione del Gruppo Bauli nei contesti legati agli acquisti d’impulso, aumentando la visibilità e l’influenza del mercato, fidelizzando il consumatore.
- Il Brand Bauli si sta riposizionando e si sta riprendendo l’attributo dell’artigianalità. Torna a essere credibile su questo tipo di concetto verso il consumatore, tutte le grosse corporate sono partite da dei garage. Questi mega gruppi che fatturano milioni di euro, Bauli Group, Barilla Group, ecc., sono realtà che meno di cent’anni fa avevano uno o due occhi di vetrina nel centro storico della propria città, ed erano dei piccoli bottegai o fornai di provincia.
- Bauli sta uscendo dal sotto scacco della distribuzione, ormai sappiamo tutti che la GDO si sta spostando sulle marche private. L’industria ha aiutato la distribuzione, come la distribuzione ha aiutato a crescere l’industria e la marca privata. Oggi sta vincendo l’insegna, perché? Perché è quella che ha in mano il cliente, ancor prima del cassetto e oggi vincono le realtà che hanno un rapporto direzionale, un canale e un dialogo diretto con il cliente.
Oggi le realtà che vincono sono quelle che ritornano alle origini, che ritornano in strada a riprendersi il cliente, il consumatore e che riescono a non essere dipendenti della distribuzione.
I 7 Punti di un “Minuto”:
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Il primo aspetto è il controllo sulla filiera. Diventare autonomi nella distribuzione, per un’azienda vuol dire avere un maggiore controllo sulla catena di approvvigionamento. Questo permette di ottimizzare i processi, ridurre i tempi di consegna e migliorare la qualità del prodotto offerto ai clienti.
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Il secondo aspetto è sicuramente la riduzione dei costi di gestione. Gestendo direttamente la distribuzione, le aziende possono ridurre i costi associati ai distributori intermediari, come le commissioni e i margini di profitto che questi aggiungono. Questo può portare a una maggiore efficienza economica e a prezzi più competitivi per i consumatori finali.
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Un altro aspetto fondamentale è il miglioramento e il controllo del servizio clienti. Con una distribuzione autonoma, le aziende possono avere un contatto diretto con il cliente, comprendere e ascoltare le esigenze del mercato, personalizzare e migliorare l’esperienza del consumatore. Possono implementare soluzioni di logistica su misura, offrire tempi di consegna più rapidi e gestire meglio le contestazioni e le richieste dei clienti.
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La flessibilità e l’adattabilità della gestione diretta e della distribuzione consente alle aziende di essere più flessibili e di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato. Possono implementare nuove strategie di vendita e di distribuzione senza dover ascoltare e successivamente negoziare con intermediari.
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Un altro aspetto fondamentale è la raccolta dati e le analisi sul mercato. Avere il termometro in mano permette di intervenire sempre più facilmente sulla cura. Gestendo la propria rete di distribuzione, le aziende possono raccogliere dati preziosi sui comportamenti di acquisto dei clienti, sulle tendenze di mercato e sulle varie prestazioni. Questi dati possono essere utilizzati per migliorare le operazioni e le strategie di marketing.
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La protezione del Brand e l’awareness sono altri aspetti fondamentali per un’azienda. Quando si gestisce direttamente la distribuzione, si possono controllare meglio i prodotti che vengono presentati e venduti, questo aspetto aiuta non poco a mantenere l’integrità del marchio e a garantire che i prodotti vengano distribuiti in modo coerente con i valori e la strategia del Brand.
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Last but not least, le aziende autonome nella distribuzione possono sperimentare nuovi modelli di business, di tendenze, di logistica e tecnologie innovative, come l’automazione della produzione e l’utilizzo di magazzini, senza dover dipendere dalle capacità e dalle decisioni degli intermediari.
In sintesi, l’autonomia nella distribuzione offre alle aziende maggiore controllo, efficienza, flessibilità e opportunità di innovazione, contribuendo a creare un vantaggio competitivo sul mercato.
Infine il canale OOH (Out Of Home) è una componente che avrà uno sviluppo enorme nei prossimi anni per molte industrie, offrendo opportunità di visibilità e coinvolgimento dei clienti al di fuori delle mura domestiche. È particolarmente rilevante per strategie di marketing, promozioni e vendite, contribuendo a raggiungere i consumatori in momenti e luoghi chiave del loro quotidiano.
Bravi tutti quelli di Bauli Group.