Sul sito di Ferrero Foodservice possiamo leggere la ricetta per preparare la Nutella in forma di gelato. E’ una ricetta semplicissima. Basta aggiungere acqua e latte nelle giuste proporzioni e mantecare. Va detto che le gelatiere nelle case degli italiani di classe media (già stipate di piccoli elettrodomestici che il COVID ha incentivato ad acquistare) non mancano.
Manca piuttosto la voglia di impiegare tempo e di rigovernare ciò che si sporca e, dunque, l’idea di Nutella gelato ha una sua ragion d’essere, così come un tempo ormai lontano Barilla forniva la ricetta dei frollini che le giovani famiglie dei baby-boomer italici preferivano acquistare bell’ e pronti sotto l’egida del Mulino Bianco.
Nei freezer dedicati dei supermercati è comparso dunque il lancio recente dell’azienda d’Alba che pone l’ennesima sfida ai marchi affermati in comparti dai quali si era tenuta lontana per decenni. Il nuovo prodotto consiste in un gelato alla nocciola variegato alla Nutella, ulteriormente arricchito da strati di Nutella (tale e quale). Molto semplice dunque, ma probabilmente molto efficace, in quanto per gli amanti di questa crema spalmabile l’assuefazione al suo gusto può giocare positivamente, rispetto alla “sorpresa” di altri mix di sapori sempre più sofisticati e diversificati.
Nel settore del gelato, le formule classiche, identiche a se stesse, che si tramandano da decenni, sembrano avere un proprio spazio come, ad esempio, la Coppa del Nonno (1955), il Cornetto (1976), il Cucciolone (1980), il Fiordifragola (1980), il Maxibon (1993), ecc.
Non è detto, insomma, che il gelato debba evolvere esclusivamente nella direzione delle ricche composizioni “barocche” che si succedono a ritmo sempre maggiore nei pozzetti dei supermercati.
In conclusione, la brand extension di questo marchio sembra ancora lontana da confini invalicabili. Magari, dopo i biscotti, i croissant, i gelati, vedremo anche la Nutella nello squeeze spout pouch da succhiare “anytime-anywhere”.
Da Chicago alla Coop di Opera la novità di un kefir alla fragola.
