La storia del marketing ci insegna che era il 25 dicembre 1950 quando NBC tramise il programma televisivo “One Hour in Wonderland”, uno speciale televisivo, prodotto da Disney e sponsorizzato da Coca-Cola Company. Fu evento importante nel campo di questa disciplina aziendalein quanto costituì uno dei primi, pioneristici esempi di co-marketing tra due grandi marche.
Poi, quando Disneyland aprì le sue porte al pubblico, il 17 luglio 1955, Coca-Cola sponsorizzò il ristorante Refreshment Corner sulla Main Street, U.S.A. del parco. Si trattava di un altro passo di quella lunga relazione tra le due aziende, che continua ancora oggi nei parchi a tema Disney in tutto il mondo.
Più recentemente Starbucks e Spotify inizirono una partnership per offrire playlist personalizzate ai clienti di Starbucks.
Il 23 maggio 2006 fu lanciato il Nike+iPod, un dispositivo che permetteva agli utenti di monitorare le proprie performance fisiche durante l’allenamento. Questa partnership combinava l’abbigliamento sportivo di Nike con la tecnologia di Apple, creando un prodotto innovativo e di successo.
All’università si insegna che queste collaborazioni possono, a volte, portare a idee innovative che nessuna delle due aziende svilupperebbe da sola e, inoltre, ogni marchio può accedere alla base di clienti dell’altro, ampliando il proprio pubblico senza costi pubblicitari eccessivi. Soprattutto, le collaborazioni possono aiutare a differenziare il marchio in un mercato sempre più affollato.
Oggi osserviamo una interessante svolta strategica di Vicenzi che con Grisbi, intensifica le partnership con altre marche. Nel 2021, l’azienda di San Giovanni Lupatoto, creò una special edition di Grisbì, combinando la sua frolla croccante con la crema al whisky irlandese Baileys.
Successivamente, Vicenzi effettuò il lancio di Grisbi Fresh Limited Summer Edition da conservare nel frigorifero per apprezzarne la freschezza e attualmente, nella stessa linea, propone la versione allo yogurt Muller.
Attualmente notiamo in commercio l’opposta versione “calda”, sviluppata in partnership con Ciobar di Cameo. Per una fruizione ottimale l’azienda consiglia, infatti, di scaldare il biscotto per qualche secondo nel microonde prima di gustarlo.
In conclusione, l’aspetto interessante di queste due esperienze consiste, in una categoria sempre più affollata, non solo nell’abbinamento tra marchi prestigiosi, ma anche in due occasioni e due modalità di consumo nuove per il mondo dei frollini ripieni. Restiamo quindi in attesa di vedere quale sarà il prossimo partner di questo marchio storico, sempre più imitato e che, in quanto tale, non potrà sfuggire alla logica di una differenziazione sempre più spinta.