Lo beveva Mustafa Kemal Atatürk, padre della Turchia moderna. Così come lo hanno bevuto prima di lui per secoli, anzi millenni le popolazioni turcofone della penisola anatolica e dell’Asia Centrale. Si tratta dell’ayran, bevanda a base di yogurt, acqua e sale apprezzata ben al di là dei confini dei suoi paesi d’origine per le sue proprietà probiotiche e rinfrescanti. Si sta diffondendo nei supermercati di numerose città europee, mentre è già un articolo imprescindibile dei locali etnici (anche alle nostre latitudini) che offrono kebap, dove bilancia molto bene l’arsura provocata da questa pietanza a base di carne di montone o agnello abbondantemente speziata. L’ayran è anche un ottimo integratore salino; pare peraltro che l’aggiunta di sale allo yogurt, circostanza che conferisce a questa bevanda il suo inconfondibile sapore amaro, abbia origine nei tempi antichi, allorché il sale era l’unico conservante per alimenti conosciuto. Tra i numerosi marchi che commercializzano l’ayran, segnaliamo qui Gazi che lo propone in quattro diversi packaging: vasetto da 250 ml, bottiglietta da 250 ml, brik da 1 l e pratica confezione “da passeggio” da 330 ml in tetrapak. Va conservato in frigorifero, agitato bene prima del consumo e gustato rigorosamente fresco.
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