Fratelli gemelli dei più famosi semi di chia, i semi di basilico, stanno diventando il nuovo trend che fa impazzire i fan del green food e gluten free. Nascono in Cina e prendono nomi diversi a seconda delle culture che li adottano: semi Sabja, nel mondo arabo, e ancora Thai Holy (Santo Thai), Tulsi, Selashi e Turmaria in Asia, dove vengono usati come ingredienti principali per cocktail e drink speciali. In India sono anche usati nella medicina ayurvedica. Come sosia dei chia, anche i semi di basilico sono molto piccoli, neri e si gonfiano a contatto con i liquidi, sprigionando sostanze nutritive. Non hanno un sapore definito e perciò si rendono molto versatili: “spolverano” una porzione di yogurt con la frutta, si mixano agli smoothie mattutini o si sposano anche con verdure cotte e passati. I semi di basilico contengono alti livelli di beta carotene, vitamine A, C e K, minerali come potassio, magnesio, calcio e il 40% di ferro, oli antiossidanti come citronello, linalolo, limonene e il citrale
Sono molte le proprietà benefiche di questi super semi: sono rinfrescanti, infatti si usano molto in drink e frullati, hanno potere curativo contro il raffreddore, mal di gola e problemi respiratori, favoriscono la digestione e combattono la costipazione, hanno proprietà calmanti e rilassanti contro lo stress, sono utili all’idratazione della pelle e contrastano le infezioni cutanee come l’acne e facilitano la perdita di peso (se fatti gonfiare in un liquido prima dei pasti possono darti un pieno di sostanze nutritive che assorbiranno i grassi e ti faranno sentire sazia più facilmente).
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.