Un insolito termine culinario si sta diffondendo in Europa: virshlle un’adattazione dei ben noti wurstel, in lingua albanese-kosovara. A ciò si aggiunga la dizione halal per qualificare la versione rispettosa dei precetti dietetico/religiosi musulmani. La versione con il brand Sofra rappresenta uno dei tanti esempi della osmosi-fusione alimentare che sta avvenendo all’interno dei circuiti commerciali della Unione Europea.
Sofra è il marchio di un’azienda che nasce nel 2005, a Sežana (precedentemente Sesana) in Slovenia, a circa 17 km da Trieste con l’obiettivo di rispondere al bisogno di carni lavorate rispettose della tradizione halal, da distribuire in tutta Europa. Le virshlle kosovare si trovano, dunque, anche nel reparto refrigerati di Spazio Conad.
Per quanto limitato anche questo è un segnale, da parte del leader di mercato in Italia, della volontà di innovare, inserendo in assortimento prodotti tipici dei Balcani e dell’Europa dell’Est che oggi trovano spazio nelle piccole realtà commerciali sparse nelle varie città. I prodotti di Sofra sono distribuiti da Dmtfood di Trieste.
I virshlle menzionati sono a base di carne precotta di bovino e pollo, preparata rispettando la tradizione halal kosovara. La confezione pesa 500 grammi e contiene 5 kosova virshlle, gluten free, e privi di allergeni e derivati del latte.
I klek-shops di Sofia in Bulgaria: i negozi in cui i clienti non possono entrare
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.