Chi perde e chi guadagna dall’inflazione: il caso USA dei Coffee & Pastry Shops

Avatar photo redazione23 Agosto 2022

Sempre prestando attenzione alle tendenze anticipatrici degli USA,  quotidiani e magazine economici rilevano che dopo la crisi pandemica il business dei ristoranti classici continua a soffrire , mentre cresce il fatturato dei quick service  e dei casual restaurant, nonché di coffee e pastry shop, come era facile, d’altronde prevedere e come previsto dal nostro sito.

Il 22 agosto 2022 il Wall Street Journal  citava un rapporto di Rabobank basato sui dati di Earnest Research, secondo il quale la spesa totale dei consumatori americani per la ristorazione è diminuita del 3,1% a giugno 2022 rispetto all’anno precedente.  Tuttavia, le vendite delle caffetterie e delle pastry shops sono aumentate dell’1,9% durante lo stesso periodo, afferma il rapporto.

Secondo gli economisti di settore, il comparto è molto più legato alle abitudini che non la ristorazione classica. Altri analisti ritengono che il fenomeno sia legato alla ripresa del lavoro negli uffici e al flusso dei commuters. Starbucks Corp. ha comunicato che le sue vendite, a parità di negozi, negli Stati Uniti, sono aumentate del 9% nei tre mesi terminati a luglio, pur se i suoi prezzi sono generalmente aumentati del 5%.

Secondo NPD il prezzo medio di una tazza di caffè inizia quick restaurant è  di $ 4,90, con aumento del 7,6% rispetto al periodo corrispondente.  In realtà, il prezzo del caffè è aumentato del 15,8% a giugno  e del 20,3% a luglio , secondo il Labor Department.

McDonald’s ha registrato vendite negli stessi negozi degli Stati Uniti maggiori del 3,7% nel trimestre, superando le stime precedenti del 2,8%, e ciò grazie   agli aumenti strategici dei prezzi.

A parità di pdv, Chipotle ha comunicato un aumento delle net sales del 10,1%.

La conclusione è che nei periodi inflativi, almeno tre sono i fattori determinanti: 1) le abitudini; l’elasticità al reddito; i prezzi relativi. In base a questi fattori, l’allocazione delle diverse spese a seconda delle propensioni individuali di ogni consumatore determina, a livello aggregato, la tenuta o il peggioramento dei diversi settori.

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