Motori di ricerca, app, messaggistica, piattaforme social, ecommerce, siti e via elencando non fanno altro che inquadrare nel mirino chi li sta visitando. I cookies costruiscono attorno a ogni “individuato” un profilo per poi venderlo a chi cerca un “individuo” somigliante. Peccato che i cookies in realtà siano capaci solo di tracciare l’id di un pc o di uno smartphone senza sapere se a digitare e navigare sia uno scimpanzé ben addestrato (e ce ne sono), un ragazzino annoiato, un adulto consapevole.