Puntuale l’uva Early Sweet, proveniente dal SudAfrica, ha fatto la sua comparsa sui banchi della Moderna Distribuzione. Questo evento, apparentemente banalizzato dalla pratica corrente di consumo, in realtà è
l’espressione dello straordinario sviluppo del commercio mondiale agroalimentare in atto e dello strupefacente sviluppo varietale apportato dalla scienza agronomica.
La Early Sweet è, infatti, la prima varietà bianca seedless che matura nell’emisfero Nord a luglio e nell’emisfero Sud a gennaio, andando a colmare il gap invernale in attesa delle successive varietà che si alternano durante l’anno. Pur se i consumatori finali non ne sono consapevoli, la Moderna Distribuzione è e sarà sempre più impegnata a gestire su basi quasi quindicinali la successione varietale che assicura standard qualitativi crescenti del prodotto frutticolo fresco.
Early Sweet è un’uva dagli acini ovali mediamente di 18–22 mm, dal colore verde chiaro/giallo crema e un grado Brix compreso tra 16,5 e 17,5, piuttosto sodi e poco aciduli, e tali da assecondare il gusto prevalente che sta sviluppandosi anche tra i consumatori italiani. Resistente alla cella frigorifera e dunque al trasporto, essa consente appunto la destagionalizzazione nel periodo più difficile dell’anno.
Early Sweet è stata brevettata dalla israeliana Grapa Varieties, un’azienda le cui radici imprenditoriali risalgono al 1882, quando la famiglia Karniel avviò la propria attività di breeding e il suo primo vigneto. Grapa Varieties è nota anche per il marchio ARRA. Ulteriormente, il signor Shachar Karniel, che rappresenta la quarta generazione delle Karniel Farms, ha sviluppato nel 1999 il programma di selezione e commercializzazione delle nuove varietà denominato ARD, che ha raggiunto livelli internazionali di eccellenza qualitativa e tecnologica nella selezione varietale, attraverso la filiale Giumarra Vineyards Corporation di Bakersfield, California.