Dalla newsletter di Olivier Dauvers traiamo la risposta ad una domanda che forse non ci si è mai posto ma a cui Olivier risponde con la “complicità” dell’applicazione Joko (che traccia le transazioni tramite carte bancarie, insomma uno straordinario punto di osservazione del comportamento dei consumatori francesi). La domanda è quindi:
in Francia, dove vanno (anche) i clienti dei discount Aldi, Lidl e Netto?
L’esperto insiste su “anche” perché, nonostante il loro successo commerciale, la particolarità di questi marchi è il loro fatturato. Chiaramente essi hanno una clientela numerosa (il 64% dei francesi frequentano Lidl secondo Kantar) ma pesano solo per una parte modesta nella spesa alimentare (il 13% per Lidl per esempio, ancora meno per Aldi e Netto). Su questo punto i discount scontano il loro assortimento limitato, insufficiente a soddisfare le esigenze complete di una famiglia. Da qui, dunque, la domanda: ma in quali altre insegne vanno anche loro (i clienti)?
Ecco la risposta: principalmente da Leclerc. Anche U e Carrefour sono ben posizionati in questo studio sulla diversità, ma esse beneficiano di una rete non comparabile (aggregazione di HM e SM per U e Carrefour) rispetto a Leclerc che, da parte sua, opera “solo” con 600 ipermercati circa.