Sono arrivati sugli scaffali delle prime catene pronte a referenziarli i frollini Ferrero che estendono ulteriormente la linea Kinder. Prodotti nello stabilimento di Balvano, in provincia di Potenza, sono già destinati a ritagliarsi una propria quota all’interno del grande e combattuto mercato dei biscotti.
I Kinder Kinderini registrano comunque, già agli esordi, un interesse tale da richiedere un razionamento in termini di confezioni acquistabili per ogni passaggio in cassa, ripetendo in questo modo il tratto innovativo nel lancio dei Nutella Bisquits.
Nutella Bisquits che, a loro volta, rappresentarono la translazione in campo alimentare di quel precedente e ben noto fenomeno delle Apple Queue, che costituisce un tratto della psicologia di massa legata al consumo su cui stanno, tuttora, lavorando i sociologi.
L’aspetto “evolvativo” di questi frollini consiste nella iperbolica differenziazione di un prodotto tutto sommato tradizionale nella sua composizione. Consiste nell’attribuire, secondo quanto comunicato, ben 15 milioni di varianti alle espressioni facciali dei Kinder Kinderini nel loro aspetto antropomorfico.
Due almeno sono gli aspetti da sottolineare. Il primo concerne la soluzione tecnologica di questa grande azienda multinazionale, che permette di inserire, in un processo industriale comunque spinto, la flessibilità di una modellazione random del singolo biscotto. Tutto ciò grazie evidentemente all’uso di avanzatissimi algoritmi di controllo di produzione che, governando il tutto, attribuiscono forme e leggere decorazioni di crema alla nocciola ad ogni singolo pezzo.
Il secondo è il principio giocoso che dovrebbe catturare l’interesse del pubblico infantile sempre attento al collezionismo dei diversi characters presenti nelle bag da 250 g e contenenti 20 pezzi diversificati.
Anche in questo caso, si tratta di una soluzione che richiama, in termini comunque originali, la ben nota strategia vincente dei personaggi M&M. Piuttosto l’incognita riguarderà (detto a priori) la capacità della marca di mantenere vivo il legame psicologico con il suo pubblico di riferimento e ciò grazie alla distintività dei 15 milioni di espressioni impresse nei biscotti.