I retailer francesi puniscono la shrinkflation di alcune marche

Avatar photo redazione8 Luglio 2024

Nelle sue ultime Newsletter Olivier Dauvers segnala le importanti iniziative di comunicazione verso la propria clientela da parte di alcuni retailer francesi, in merito alla scelta di certi produttori di ridurre il contenuto a fronte del medesimo prezzo.  (foto di Olivier Dauvers).

Dopo Leclerc, un’altra insegna applicando il decreto anti-shrinkflation acuisce la sua posizione contrattuale (versol e grandi marche). È la volta di Intermarché. Nel fine settimana i suoi negozi riceveranno dei poster da posizionare sugli scaffali, contenenti le comunicazioni illustrate di seguito.

Come Leclerc, non si tratta in alcun modo di comunicazioni “ufficiali. Alcune operazioni di shrinkflation segnalate da Intermarché sono precedenti ai due mesi menzionati nel testo (in particolare Carte d’Or che Olivier Dauvers aveva già segnalato a gennaio ), ma la formula è diversa. Comunque, come Leclerc, Intermarché prende di mira alcuni marchi (Knorr, Liebig, Pedigree, Petit Marseillais, Carte d’Or o Magnum in particolare) soprattutto per motivi di comunicazione. Niente impedirà ad altre insegne di fare lo stesso.

Nel poster a scaffale leggiamo “Per proteggere il vostro potere d’acquisto, noi rifiutiamo l’aumento del 39% che Knorr vuole imporre sul prezzo delle sue zuppe. Pertanto, malgrado tutti i nostri sforzi per definire un giusto prezzo che tenga conto dell’interesse dei nostri clienti, voi non troverete più questa marca nei nostri scaffali. Siamo desolati dell’inconveniente arrecato

Liebig approfitta della situazione inflazionistica per aumentare in modo ingiustificato il prezzo di alcuni dei suoi prodotti.

Pedigree ha deciso di aumentare i suoi prezzi riducendo al contempo la quantità di prodotto.

Carte d’Or ha deciso di aumentare i suoi prezzi riducendo al contempo la quantità di prodotto. Il nostro ruolo è quello di offrirti i tuoi marchi preferiti ma anche di avvisarti di questi comportamenti per te  sfavorevoli.

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