Se Natale torna una sola volta all’anno, si merita un panettone superlativo, ve ne presentiamo una rassegna considerando le più rinomate pasticcerie meneghine.
Comunque per chi non aspetta Natale, il panettone è ampiamente destagionalizzato, lo si trova tutto l’anno e in estate imperversano le varianti al gelato. Naturalmente questo dolce della tradizione milanese si è saputo adeguare a tutto lo Stivale e ci sono pasticcerie che lo propongono in una grande varietà di gusti, ma soprattutto sono attente alla combinazione con le eccellenze locali.
Così abbiamo panettoni allo zafferano, alle mandorle, ai pistacchi e con ogni altro bendidio, sovrano, presidiato, tutelato, denominato e via elencando le modalità con cui si protegge l’unicità dell’agroalimentare nazionale. Fin qui il panettone artigianale.
Quello Milanese di forma alta non è da confondere con quello basso piemontese e con altri dolci della tradizione locale che ormai sono diventati ampiamente diffusi ed esportati grazie all’industria dolciaria.
Industria che, già da qualche anno, ha saputo immettersi nella scia dei cibi gluten free, rich-in, bio, vegan e così via.
Tempestivamente prono a ogni spunto di tendenza ancora latente, o pienamente annunciata il dolce lievitato, da forno, da ricorrenza è presente da ottobre a febbraio in tutta la gdo.
Ma qui, per un attimo, facciamoci venire l’acquolina di chi ha “danèe a dadalùcch” (rivedetevi “Miracolo a Milano” e la scena in cui i poveri chiedono “milioni di milioni +1”).
Allora cominciamo dallo chic della rivista patinata Vogue Italia che con la pasticceria milanese San Carlo da qualche anno manda in giro per il mondo panettoni da 500gr e da 1kg realizzati in quattro varianti di formulazione: classico (con canditi e uvetta), pera e cioccolato, marron glacé e albicocca. Il classico da 1kg costa 58,00 euro.
Panettone Cucchi tradizionale da 1 kg, 40,00 euro, è realizzato con materie prime scelte come nella tradizione della pasticceria artigianale.
Dovete fare un regalo istituzionale, del tipo “fa ballaa l’oeucc” che porti su di voi la più benevola attenzione? Allora andate da Cova 1817 in via Montenapoleone e scegliete quello nella tipica scatola cubica, fa 56,00 euro la confezione da 1kg.
emete di fare la figura del “bauscia”? Nessuna titubanza, il panettone che vi farà ammirare come connoisseur è quello di Sant’Ambroeus, la confezione da1kg riposto nella cappelliera costa 70,00 euro.
Da notare che la pregevole cappelliera è realizzata nel caratteristico tono di rosa esclusivo di Sant’Ambroeus mentre i disegni sulla carta che avvolge il panettone sono ormai un classico che identifica la maison fin dagli anni ’30.
Prossima tappa: Marchesi 1824. Le date nell’alta pasticceria milanese contano molto. La confezione da 1kg costa 60,00 euro e viene racchiusa in una elegante scatola in latta con evanescenti decori in tema con la ricorrenza natalizia. Gli ingredienti sono pregiati come l’uvetta a sei corone, la vaniglia Bourbon del Madagascar, miele italiano, uova di galline ruspanti a terra.
Ci sono ancora altre pasticcerie a Milano che, come dice la guida Michelin, meritano una deviazione. Ecco quindi Ranieri di via della Moscova che propone un classicissimo panettone da 1kg a 38,00 euro
Il tour a caccia di panettoni superlativi continua visitando le pasticcerie Taveggia e Gattullo, lasciamo a voi la scoperta fra proposte classiche e innovative.
Infine un panettone che supera qualsiasi immaginazione,
Marchesi 1824 propone il panettone da 1kg a 445,00 euro (quattrocento quaranta cinque),
ma dovete capire, la scatola è in prezioso velluto e gli interni sono in seta jacquard. In fondo anche agli sceicchi il panettone piace molto.