A difesa del marchio Parmigiano-Reggiano, il consorzio sta sperimentando nuovi modi per individuare falsi e contraffazioni. Anche il Wall street Journal ha annunciato che, grazie all’inserimento sulle forme di formaggio di un microtransponder delle dimensioni di un granello di sabbia nell’etichetta di caseina per alimenti che si trova accanto ai codici QR, sarà possibile individuare i prodotti falsificati. Quando l’etichetta viene scansionata da un lettore laser, essa fornisce un ID seriale univoco che aiuta a verificare l’autenticità della forma di Parmigiano-Reggiano.
Il progetto va oltre il nostro prodotto per toccare l’insieme dei 3.500 prodotti dell’Unione Europea protetti sulla base della provenienza da una regione specifica utilizzando materie prime rigorosamente definite e metodi tradizionali, il tutto per un giro d’affari stimato in circa 80 miliardi di €.