Instacart sta rivedendo drasticamente la propria valutazione in vista dell’ IPO che doveva essere attuato in ottobre dello scorso anno. A inizio 2022 il valore della società era stimato prossimo ai 39 miliardi, successivamente ridimensionati agli attuali 10 miliardi, cioè il 25% della stima iniziale.
Instacart ha raccolto recentemente oltre 2,5 miliardi di dollari da investitori tra cui Andreessen Horowitz e Sequoia Capital ed è all’opera per trovare altri finanziatori.
L’azienda non rilascia informazioni finanziarie, ma i numeri chiave dell’azienda desumibili da varie fonti Internet si riassumerebbero così:
- 600mila collaboratori (2021) contro i 130mila del 2019
- 750 partner contro 300 nel 2019
- 9,6 milioni di famiglie servite (2020) contro 5,5 milioni nel 2019
- Giro d’affari 1,8 miliardi contro 735 milioni nel 2019
- Perdite/Guadagni – 50 milioni di margine nel 2020 contro -300 milioni di perdite nel 2019
In compenso l’azienda concorrente Door Dash (Dash) quotato al Nasdaq di New York , è capitalizzata oggi per 18 miliardi contro i 60 miliardi del suo IPO e i 140 del massimo raggiunto nel novembre 2021.
Da ricordare che DoorDash, il cui revenue è di 6 miliardi, ha operato in perdita dalla sua fondazione e che le perdite del 2022 si aggirano attorno a 900 milioni di $ (in crescita rispetto all’anno precedente).