La varietà Fuji è ormai così italianizzata e popolare che ricostruirne i tratti storici sembrerebbe superfluo. Va detto, invece, che questa straordinaria varietà fu un grande risultato ottenuto, alla fine degli anni ’30, dopo lunghi anni di ricerca da parte dei selezionatori giapponesi della Tohoku Research Station di Fujisaki. I suoi genitori furono la Red Delicious e la americana Virginia Ralls Janet.
Il suo primo grande successo fu decretato negli Stati Uniti, dove divenne una delle varietà più coltivate e popolari data la sua dolcezza misurata con 15-18 Brix.
Una caratteristica interessante della Fuji è la possibilità di ottenere vari cloni con specifiche sottili differenze. Si parla, dunque, di Fujik; Fubrax; Kiku; Yataka; Beni Shogun; Nagafu; Toshiro; Rubin e, appunto, Zhen Aztec il tema di questo articolo.
Il melo Fuji Aztec fu valorizzato dai breeder della Nuova Zelanda e commercializzato nel 1996. La sua buccia è di un colore rosso mattone, rosso scuro, punteggiata di lenticole (è il clone più colorato tra le Fuji). Il peso di queste mele Aztec è di circa 200 grammi. La forma è cilindrica, con una polpa soda, croccante e succosa, molto dolce e zuccherina e poco acida.
Questa varietà di Fuji è commercializzata in Francia da Castang, un’azienda agricola che riunisce la professionalità di arboricoltori, vivaisti e venditori. Le sue mele sono prodotte nel Périgord, il cui terroir è particolarmente vocato per questa coltivazione. La stazione di confezionamento Castang, a Gardonne, nella Dordogne (Francia), consente di precalibrare, conservare e confezionare molti tipi di mele, dimensioni e colori, per tutti i packaging in uso.
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