Parliamo di una varietà di pera ottenuta nel 1996 all’interno di un vivaio norvegese e diffusa nei canali distributivi europei in misura sempre maggiore. Questo frutto è stato creato grazie ad un incrocio tra una pera Williams e una Broket Juli.
La varietà Celina è diventata ben presto la pera QTee. La forma arrotondata di questo frutto si abbina ad una colorazione prevalentemente rossa-rosata. Il nome QTee è derivato dalla parola inglese “cutie”.
Questa varietà viene coltivata da diversi anni in 10 paesi (fra i quali Sudafrica, Belgio, Spagna) ma è presente in Francia dal 2017. Dato che si tratta di una varietà estiva, si trova sugli scaffali dei punti di vendita francesi da metà agosto fino alla fine di novembre. Nelle Alpi francesi queste pere vengono raccolte una settimana prima rispetto alle Williams.
Una delle sue particolarità è il fatto di essere una pera soda e poco fragile per cui viene lavorata bene nei centri post-raccolta.
La sua robustezza la rende atta per essere messa in una borsa e portata anche in ufficio ed, essendo piuttosto croccante, può essere mangiata anche senza essere tagliata con un coltello.
La QTee, dalla buccia gialla a completa maturazione, può essere anche consumata come dessert oppure come piccolo snack. Grazie al contenuto bilanciato di zuccheri e succhi, questa pera viene scelta da ristoratori e chef francesi per la preparazione dei loro piatti. Infatti, può essere consumata sia cruda che cotta.
Nonostante sia un frutto di dimensioni medie racchiude in sé il 10% della dose giornaliera raccomandata di vitamina C ed è anche ricca di antiossidanti e di fibre. In Francia, la buccia viene etichettata con il bollino “vergers ecoresponsables” (“frutteti eco-responsabili” in francese) per garantire che si tratta di un prodotto proveniente da coltivazioni biologiche.
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.