I fiori freschi edibili sono molto popolari in Oriente, dove costituiscono un ingrediente fondamentale della cucina. Molto meno noti in Occidente, dove sono perlopiù usati per guarnire dolci o consumati come canditi. Ma si può rimediare con le proposte che arrivano da diversi produttori.
In Usa e Australia i fiori edibili sono diventati molto popolari al seguito sia della moda per l’organic food e sia della vegan mania. In Italia sono ancora una novità da scoprire anche se vi sono due storici antecedenti: le violette candite della pasticceria Giovanni Galli di Milano e l’acqua di fiori d’arancio in Sicilia, entrata negli usi di cucina secondo la tradizione araba.
Pur essendo almeno un centinaio le varietà di fiori edibili, quelle che vengono coltivate come cibo sono meno della metà e sono offerte nelle tre classiche variabili: freschi, essiccati (da usare come spezie), cristallizzati (ossia in forma di canditi). Due aziende, una in Spagna e una in Italia seguono tutto il ciclo completo dalla coltivazione, raccolta, trattamento, trasformazione e confezionamento. Entrambe vendono online e consegnano velocemente per poter gustare il prodotto freschissimo.
D’altra parte c’è fa sfatare il mito che i fiori non possano viaggiare sulle lunghe distanze. Fiori freschi da vaso e per addobbi arrivano quotidianamente in Europa dall’Africa (in particolare rose da Kenya, Tanzania, Uganda) e dal Sud America (Ecuador e Colombia) con aerei cargo.
Comunque per chi volesse sperimentare il fiore in cucina è opportuno sapere che non si può improvvisare, molti fiori sono velenosi, o contengono sostanze tossiche, quindi meglio affidarsi agli esperti che ne garantiscono la sicurezza alimentare.