Il Mole è una salsa che è considerata il piatto nazionale del Messico. Si dice anche che sia una delle ricette più complicate del mondo, perché richiede varie procedure, ingredienti e molto tempo di preparazione. Parlare di Mole in Messico significa scatenare una guerra di opinioni senza fine, alimentate dal campanilismo tra varie città Oaxaca contro Puebla, o San Pedro Atocpan, dove si tiene la Fiera Nazionale del Mole. Non si dimentichi (e non lo dimentichino i “nazionalisti” culinari italiani) che quella messicana è stata la prima al mondo ad essere riconosciuta come patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO, nel novembre 2010.
Per parlare con proprietà di questa grande ricetta va ricordato che se ne contano almeno 50 e si dice anche 100 varianti, ognuna delle quali enfatizza qualche ingrediente dell’immenso patrimonio alimentare messicano, nelle complesse combinazioni create dalla fantasia e dal gusto popolare.
Secondo Fray Bernardino de Sahagún nella sua opera Historia General de las Cosas de la Nueva España, alla corte di Moctezuma veniva preparato un piatto brodoso e speziato con con peperoncini, semi di zucca, hierba santa (Eriodictyon californicum, una varietà di borragine), pomodoro e cacao, il tutto chiamato chilmulli, da cui il mulli o salsa e commentando un matrimonio tra la popolazione del luogo “Hecho esto, las casamenteras atavan la manta del nobio con el uipilli de la nobia, y la suegra de la nobia iva y lavava la boca a su nuera, y ponía tamales en un plato de madera junto a ella, y también un plato con mulli, que se llama tlatonilli.” (altro tipo di mole)
Il suo gusto sofisticato di questa salsa odierna si avvale di ingredienti base come cacao, cannella e peperoncino sino a comprendere più di venti ingredienti. Tradizionalmente servita calda su pollo o tacchino, viene anche usata per guarnire patatine tortilla o nopalitos riscaldati.
Parliamo ora di una versione industriale e confezionata, reperibile nei vari negozi di specialità europei. Nel 1986, María Dolores Landolt Ortiz lasciò il suo nativo Messico per stabilirsi in Svizzera, si legge nel sito aziendale e ovviamente avvertì la mancanza di prodotti autenticamente messicani come le celebri tipiche salse di quel paese, che, tuttavia, erano molto difficili da trovare.
Maria Dolores perciò iniziò a cucinare le sue salse secondo vecchie ricette di famiglia. Nel 1995, iniziò a vendere le sue creazioni presso bancarelle di mercato a Zurigo e Berna, ed esse cominciarono ad essere notate dalle gastronomie più selettive di quel paese.
Oggi, Maria Dolores ritorna regolarmente nel suo Messico per produrre le sue salse e altre specialità come il “nopalitos”, una prelibatezza a base di pale di cactus nopal, acquistate alla fonte. Tutta la sua produzione si presenta come prodotto artigianale con ingredienti premium accuratamente selezionati – senza conservanti, colori artificiali o esaltatori di sapidità.
INGREDIENTI E VALORI NUTRIZIONALI: Prodotto 100% naturale, senza conservanti, made in Mexico, importato da Maria Dolores Gmbh, Lütisämetstrasse 100, 8706 Meilen, Switzerland
Ingredienti: peperoncini Pasilla, ancho, mulato, zucchero (4%), acqua, semi di sesamo, banana, arachidi (3%), pane zwieback, cipolla, olio di girasole, cioccolato, tortilla di mais, noce (1%), mela, uvetta, cacao, aglio, cannella, timo, sale.
Informazioni nutrizionali (100g): Energia 438kJ(94cal), Grassi 6g, Carboidrati 13g, Proteine <0.5g
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.