Nei supermercati può accadere anche questo: i CONAD di Porto San Giorgio e Magliano di Tenna

Avatar photo Daniele Tirelli29 Luglio 2024

Il mio amico Franco Onori, socio-imprenditore di CONAD Adriatico gestisce due CONAD a Magliano di Tenna  (ridente paese di 1421 abitanti, “into the middle of nowhere”, non se ne offendano i maglianesi!) e uno a Porto San Giorgio (Fermo).

Franco, ha il difetto di attribuirmi una competenza di cui io stesso dubito e quindi, enunciati dei concetti o degli esempi presi in genere dagli USA,

tende a metterli in pratica senza troppi indugi. E finora mi è andata bene!

Franco fu il primo ad introdurre a Magliano (e in Italia) la dry-aged-beef che avevamo gustato assieme in un viaggio negli USA. Poi gli raccontai dei meet-up musicali che piacciono ai clienti dei supermercati d’Oltreoceano; per esempio quello che ebbe luogo da Zabar’s, il tempio della gastronomia ebraica e non solo, al 2245 della Broadway a Manhattan.  Infatti, un gruppo di concertisti, nel 2010, eseguì, presso il banco dei salumi di questo gourmet grocery store, una serie di sonate per archi di Beethoven.

Potete vedere il tutto su Youtube grazie a questo link.

 

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Poi, gli raccontai che Tony Della, un crooner alla Tony Bennet, si esibiva  per i suoi amici proprietari di Uncle Giuseppes, a Long Island (NY), in morbide canzoni swingeggianti.

Ebbene, detto fatto.  Franco ha installato un pianoforte a Porto San Giorgio, dove clienti abili in quell’arte si esibiscono per altri clienti; ma anche a Magliano può capitare che, mentre si affettano i salumi, qualcuno con voce tenorile, intoni le classiche melodie  sullo stile della immortale “Voglio vivere così (col sole in fronte)” di Giovannino D’Anzi e Tito Manlio.

 

Ma ancor meglio sono le serate a tema, dove i clienti possono degustare, per esempio, una selezione del meglio della formaggeria di quel bel tipo, apostolo della qualità suprema che è Vittorio Beltrami da Cartoceto, naturalmente abbinati ai migliori vini.

Gustarsi “La Figata“, un pecorino avvolto nelle foglie e stagionato nelle due grotte scavate a vista in tufo e argilla nelle neviere del Palazzo Rusticucci,  a cui si accede da una botola, oppure l’avvolgente Ovillis Ambrosia (pecorino di fossa), accompagnati dal canto  rustico delle tradizioni contadine delle Marche, … beh, è un altro modo d’intendere il supermercato, non più incatenato alla logica fordista del “silent selling” efficientista che sembra costituire il modello di riferimento per il 99% del grocery retail (italiano).

Follia? Stravaganza? Inattualità? Non so. So solo che come il calabrone che, secondo gli studi degli esperti non dovrebbe volare per il peso e per le alucce che lo sorreggono, ma continua a farlo, anche Franco continua ad organizzare eventi per godersi rhum e cioccolato, grigliate di carni stagionate, e tante altre gourmandise.

A me basta ricordare che (lo giuro) un tassista di Ancona (a 73 km!) mi disse, conversando del più e del meno, “appena posso faccio un salto a Magliano. La c’è uno che ha un sacco di prodotti buonissimi e introvabili”.

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