Olivier Dauvers presenta il nuovo Monop’ che punta tutto sul servizio

Avatar photo redazione5 Settembre 2023
Il nuovo concept Monop’, inaugurato domani a Levallois-Perret (un quartiere di Parigi), moltiplica le iniziative di servizio per facilitare la vita agli abitanti delle città, seguendo un modello molto anglosassone.  – Afferma Olivier Dauvers nella sua recensione del nuovo formato di vendita.(Foto di Editions
Dauvers)

Il Monop’ Louise Michel di Levallois-Perret riapre domani mattina dopo più di due mesi di lavori. La superficie non cambia (400 mq) ma l’offerta PGC aumenta da 5.500 a 7.000 codici, per meglio rispondere alla domanda del quartiere. E far crescere un fatturato di 4,3 milioni di euro per un paniere medio di soli 10 euro (3 articoli).

Sovrarappresentata tra dirigenti e famiglie single, la clientela locale è (un po’) meno sensibile all’inflazione e resta esigente nella richiesta di mangiare sano, buono, fresco, veloce e “facile”. Ciò ha portato Monop’ a raddoppiare l’assortimento di frutta e verdura (120 ref.) e a fornire con generosità un catering freschissimo (Kumo nel corner asiatico e sushi, Joli Coq per i piatti francesi, Mavromatis per il greco, ecc.), aggiunto al suo buffet di insalate fatte in casa, il tutto mescolando freddo e caldo. All’ingresso, questo punto di vendita di soluzioni alimentari si rivela altrettanto impressionante quanto  il ridimensionamento di Monop’  del fresco tradizionale: macelleria e “sous at” che condividono un unico elemento, nella parte retrostante del negozio. La spiegazione (puramente locale) è la concorrenza vicina dei mercati coperti di Levallois.

La ricerca di contenuto di servizio dei prodotti si traduce più ampiamente in una serie di iniziative “consumer centric”, come la mixology permanente TG (Trainer Guide) per la preparazione dei cocktail. Monop’ propone anche il forno per pizza self-service My Pie, già visto dai cugini di Franprix, che permette di riscaldare una pizza surgelata in 4’30 (per 4,50 euro). La soluzione (sbalorditiva) della start-up Graffiti – che ho presentato  qui in diretta dalla NRF di New York – si sviluppa in cantina per offrire un sommelier virtuale su smartphone.

Lavatrice e asciugatrice sono a disposizione nel retro del negozio, accanto ai locker Vinted e Amazon: si paga direttamente con la carta di credito e la macchina invia un SMS a fine lavaggio. Alla cassa, il cliente può prendere in prestito una quindicina di oggetti di uso poco frequente: trapano, macchina per raclette, ecc. Una decina di posti sono riservati alla consumazione in loco, con la fornitura di tablet che propongono la stampa del giorno. Ultimo ma non meno importante  : le hand-self-scanning, che rimangono una rarità in un formato così piccolo.

Monoprix afferma di essere in  modalità test e apprendimento  sul sito. Evidentemente, il Monop’ Louise Michel non è destinato ad essere esteso domani alle altre 118 unità della rete (di cui 62 in franchising). Anche se il caso è attraente e ultraurbano e  libera dai difetti deiflagship… non sembra duplicabile. C’è anche da dire che il gruppo Casino ha altra carne al fuoco…

 

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