Ripetendo il nostro mantra relativo alla frammentazione irrefrenabile di ogni classe di prodotto, grande interesse riveste l’allargamento delle linea Coop FiorFiore, alle segmento delle verdure, dopo quello difficile, (ma meno) della frutta.
In particolare, ci riferiamo allo sfruttamento dello stupefacente sviluppo varietale che qualifica ogni giorno di più, non solo la produzione, ma offre sempre nuove alternative ai consumatori italiani e internazionali. In questo senso Coop con il suo marchio FiorFiore (con il suo co-packer Pizzoli di Budrio) si è spinta a riqualificare la commodity per antonomasia: la patata.
L’importanza dell’iniziativa, per chi analizza i trend, è di grande interesse, perché nel momento in cui induce i clienti ad apprezzare le distinzioni dei prodotti agricoli anche umili, facendoli uscire dalla banalità, ne innalza il valore a beneficio non solo dell’insegna, ma di tutta la filiera che ne seguirà l’esempio.
Le patate, come ogni altro frutto, verdura, tubero non sono tutte uguali e pertanto, senza arrivare alla differenziazione in atto in Francia e in particolare del fuoriclasse Grand Frais, Coop ne propone oggi due varietà piuttosto diverse tra loro come si coglierà nel seguito dell’articolo.
La prima patata è Chérie che venne derivata dalla patata Roseval e che si presenta con una forma allungata, una buccia rosa-rossa e la polpa gialla. E’ una varietà precoce molto apprezzata nella cucina francese e ungherese. Di dimensioni medio-piccole, piuttosto ricca di sapore, la patata Chérie è una varietà cosiddetta cerosa che risulta leggermente più dolce delle patate normali. La sua buccia rossa è commestibile.
Coop la presenta così: “Sui fertili altipiani dell’appennino meridionale, a un’altitudine di 1200-1300 metri, le Patate Rosse di Montagna Fiorfiore Coop vengono coltivate da esperte aziende agricole, che alla sapienza della tradizione contadina uniscono le evolute tecniche di coltivazione.
Grazie ai terreni scuri ricchi di sostanza organica, alle acque di montagna e all’altitudine del luogo, le Patate Rosse di Montagna crescono nelle condizioni climatiche ideali, ricche di sapore.“
La seconda varietà si chiama Kennebec e cominciò ad essere conosciuta su ampia scala sin dagli anni ’40, dopo essere stata ottenuta dalla Presque Isle Station, Maine, nel 1941, e certificata dallo USDA.
Questa patata deriva a sua volta dall’incrocio di due incroci. Il primo fu l’incrocio tra Chippewa e Kathadin. Il secondo avvenne tra Earlaine e W-ras.
Ne derivò una patata dalla forma tondo-ovale, una buccia gialla, la polpa molto bianca, ricca di vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e C e con contenuti di potassio e acido folico. Dal punto di vista nutrizionale, le patate Kennebec contengono circa 77 calorie ogni 100g. L’alta percentuale di carboidrati (89,22%) le conferisce un contenuto di 77 calorie ogni 100 gr.
Di Kennebec ne esistono due tipi: il C con pasta tenera asciutta farinosa, ma saporita. Il tipo B piuttosto soda, delicata poco farinosa.
Per inciso, la patata Kennebec è la preferita della catena californiana In-n-Out, resa celebre per le sue French Fried pelate e fritte al momento.
“Per le sue caratteristiche di rusticità, – dice la comunicazione di Coop – nasce in terreni poveri e scarsi di acqua, è stata coltivata nelle aree pedemontane ed appenniniche, rappresentando per molto tempo un’importante fonte di sostentamento per le famiglie contadine di quelle aree rurali.
Quasi soppiantata da varietà più produttive, è stata recuperata per non perdere questo patrimonio di sapori. La Patata Bianca Fiorfiore Coop viene adesso coltivata in areali pedemontani del Friuli dove clima, terreno e tradizioni colturali hanno permesso il mantenimento di questa storica varietà.”