La mela “Patte de Loup” è una varietà molto antica e particolarmente resistente alle malattie. A livello gustativo, riesce a equilibrare molto bene il livello zuccherino e l’acidità, aggiungendo una tipica nota all’anice.
Originaria del comune francese di Beaupréau, nel dipartimento Maine et Loire, questa mela è conosciuta fin dal medioevo. Si narra che fosse la preferita della regina Anna di Bretagna, consorte del re Luigi XII (chiamato anche “le pére du peuple”) .
A differenza di altri paesi europei, in Francia la riscoperta delle vecchie varietà viene messa in pratica davvero. Marchiata Louis Mouneyrac, dal nome del fondatore dell’azienda che seleziona prodotti di elevata qualità, viene dalla regione francese Pays de la Loire, considerata il “paradiso europeo delle mele”.
Si chiama così poiché, per uno strano scherzo genetico, la sua conformazione sembra sfregiata da graffi e cicatrici in posizioni casuali. Una leggenda vuole che queste cicatrici siano dovute alla zampata di un lupo, appunto.
Di forma irregolare, di colore bruno grigiastro, con la buccia squamosa, la polpa giallastra o verdastra, non avrebbe ingannato Biancaneve e i nostri retailer ,probabilmente, non la esporrebbero nei loro banchi ortofrutticoli, almeno se praticano la “vendita afona” a libero servizio.
Questa mela ha anche la caratteristica di avere una polpa compatta ma, allo stesso tempo, fondente. E’ molto popolare nella regione di Nantes e, oggi, grazie alla rete dei mercatini, ma anche dei supermercati Grand Frais la si trova (per brevi periodi) in ogni parte dell’Esagono. In Italia però è pressoché sconosciuta.
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.