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Nel contesto dell’evoluzione del mercato degli energy drink, è rilevante analizzare l’ultima innovazione di prodotto introdotta da Red Bull, leader nel segmento delle bevande energetiche. L’azienda ha infatti lanciato sul mercato statunitense, in data 6 gennaio 2025, una nuova referenza denominata Red Bull Zero, caratterizzata da una formulazione priva di zuccheri.
La peculiarità di questa innovazione risiede nell’utilizzo dell’estratto di monk fruit (Siraitia grosvenorii) come agente dolcificante naturale. Dal punto di vista organolettico, il prodotto si distingue dalla precedente versione Red Bull Sugarfree, presentando un profilo sensoriale caratterizzato da un equilibrio tra note dolci e acidule, con distintive sfumature di frutti tropicali, ananas e vaniglia.
Per quanto concerne gli aspetti tecnici, ogni unità di prodotto (formato 248,8 ml) contiene 80 milligrammi di caffeina, quantitativo equivalente al contenuto medio di una tazza di caffè preparata in ambito domestico. La scelta dell’estratto di monk fruit, come dolcificante è particolarmente significativa in quanto tale sostanza, oltre a essere priva di calorie, presenta un basso indice glicemico, caratteristica che la rende particolarmente adatta per consumatori attenti al proprio apporto calorico e glicemico.
Dal punto di vista commerciale, il prodotto viene proposto in lattine dal design distintivo, caratterizzate da una colorazione azzurra opaca. Il posizionamento di prezzo si attesta a $2,69 per il formato singolo da 248,8 ml, mentre la confezione multipla da quattro unità viene commercializzata a $9,39.
Questa innovazione rappresenta un interessante caso studio su come i principali attori del mercato stiano rispondendo alla crescente domanda di alternative più salutari nel segmento degli energy drink.
L’analisi socio-antropologica del consumatore di Red Bull Zero delinea un profilo specifico: si tratta tipicamente di giovani-adulti (25-40 anni), professionisti urbani con istruzione medio-alta, che incarnano una nuova forma di consumatore consapevole. Il loro approccio al consumo riflette un paradigma “neo-performativo”, dove l’esigenza di alte prestazioni si coniuga con l’attenzione al benessere.
La scelta di questa bevanda si inserisce in rituali quotidiani (lavoro, studio, sport) assumendo un valore simbolico di “potenziamento controllato“. I consumatori appartengono a una “nuova classe media culturale” che utilizza le scelte di consumo come marker sociali per comunicare valori quali autocontrollo, disciplina e consapevolezza salutistica. In sostanza, il consumo di Red Bull Zero sembra trascendere la mera funzionalità, diventando per la sua parte un indicatore di appartenenza a specifici gruppi socio-culturali contemporanei.
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Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.