Il 2022 sarà un anno affascinante per il retail mondiale.
A livello concettuale, uno dei più importanti della storia per diverse ragioni. (a) Con il processo di normalizzazione e di convivenza con un virus divenuto meno letale, avremo l’opportunità di studiare il nuovo consumatore nella realtà e questo ci apporterà molte sorprese. Nell’arco di due anni osserveremo forme di consumo dettate da fattori esogeni rispetto alle abitudini passate dei consumatori. (b) Concetti strategici come la omnicanalità, oppure definizioni aprioristiche come quelle di distributori-produttori appariranno obsolete perché …
Il 2022 sarà l’anno degli ecosistemi digitali che si sviluppano intorno alla vita dei consumatori.
La digitalizzazione dei negozi fisici sarà accelerata in modo radicale, e cambieranno i ruoli dei dipendenti all’interno dei punti di vendita. Questa digitalizzazione del mondo fisico sarà notevolmente più efficiente e attrattiva per i consumatori. Avremo delle sorprese molto piacevoli nel settore della moda ma anche in quello dei supermercati. Certamente vedremo delle cose radicalmente disruptive nel sistema BOPIS (buy on line, pick up in store).
Il commercio elettronico entrerà in un’altra dimensione molto più efficiente. E questa rivoluzione non sarà solo tecnologica ma anche concettuale: tenderà ad umanizzarsi. In questo processo di umanizzazione si svilupperà il live streaming e alcune prime aree si connetteranno al metaverso.
Il boom di convenienza e vicinanza continuerà: aumenteranno i negozi di quartiere e aperti 24 ore su 24.
La sostenibilità da parte di retailer e marche, per la maggior parte dei consumatori, non sarà più un tema negoziabile .
La Cina si affermerà come creatrice delle tendenze occidentali dopo essere stata la fabbrica dell’ Occidente
I mercati diventeranno ultra-specializzati
e
si svilupperanno i nuovi category killer digitali: un piccolo spazio nella mastodontica egemonia di attori come Amazon.
Il D2C (direct to consumer) e il M2C (Manufacture to consumer), dove brand e aziende produttrici raggiungeranno le case dei consumatori direttamente e digitalmente, bypassando gli intermediari e inoltre faranno registrare una crescita vertiginosa. Ciò indurrà una importante riflessione sul ruolo degli odierni retailer.
I gruppi d’ acquisto digitali arriveranno in Occidente e avranno un discreto successo.
I grandi player digitali, Alibaba, Amazon, Jd.com continueranno ad aprire punti di vendita e, come avevo previsto nel 2018, saranno quelli con il maggior dinamismo.
Il settore della moda sarà quello che più di altri chiuderà i negozi fisici, ma in termini generali, nel mondo il 31 dicembre ci saranno più negozi fisici e centri commerciali che non il 1° gennaio 2022, .
Continuerà il boom delle aperture di convenience store, grocery, negozi rionali e specializzati: petstore, bellezza ed estetica, bricolage…
Linkedin: Laureano Turienzo Esteban
I klek-shops di Sofia in Bulgaria: i negozi in cui i clienti non possono entrare
Deflazione e costo sociale e ambientale di una moda insostenibile
Laureano Turienzo Esteban
Ceo di Retail News Trends e presidente de La Asociacion Española Del Retail. Presidente Y Fundador Círculo Iberoamericano Del RetailCeo Retail News Trends. Profesor. Influencer Linkedin Top Voice Retail Spain. Forbes Retail 2021 Spain.