Spazio Conad (ex-Auchan) di Vimodrone mostra una interessante rivitalizzazione legata alla nuova gestione. Non solo ha introdotto un’innovazione di grande rilevanza come il sommelier vero online & in-store (di cui abbiamo già parlato. Ha anche vivacizzato i reparti con nuovi assortimenti estemporanei e invitanti testate di gondola.
Divertente e vivacizzante quella intitolata I love food dedicata a prodotti importati dagli Stati Uniti (che non sono presenti in Italia, se non attraverso i siti e-commerce). Tra caramelle, bevande e salse per il barbecue, compare anche una piccola linea di Pringle.
I gusti insoliti di queste chips richiamano sapori “esotici” come il peperoncino jalapeno oppure il “dill pickle”, i cetriolini sottaceto, molto apprezzati oltreoceano e poi Stack, Ranch e Wavy BBQ.
Si tratta di un interessante allargamento dell’offerta di Pringle, ancora nella fase di inception. Ma il fatto stesso di riproporre ad una clientela italiana un sapore difficile come il cetriolo nelle chips denota un atteggiamento non frequente da scounting che caratterizza la nuova gestione e una diversa predisposizione a “imparare “gestendo le piccole quantità della “coda lunga” degli assortimenti, volta a cogliere le segmentazioni sempre più fini..
Anche l’accettazione o meno da parte dei clienti del piccolo dettaglio della forma delle Pringle Wavy (una mutazione della chips originaria) o il gusto “sweet and spicy” o quello della patata dolce sono di interesse per un retailer che voglia essere partecipe di un marketing di prodotto che non può più essere affidato al produttore.
I termini più chiari: un retailer come Spazio Conad che voglia elaborare un proprio marketing, ha la possibilità di differenziarsi gestendo in modo sperimentale la struttura assortimentale a fronte dell’esondazione di nuove referenze che si offrono al mercato. L’idea che si debba vendere ciò che si vende (pensando che i consumatori possano essere omologati come nelle fasi iniziali dell’high-mass consumption) è mortifera.
Quest’ I love Food” di Vimodrone comunica bene ai cherry-picker che sognano l’America ed è un bell’esperimento da seguire attentamente.
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.