Nel 2025, si rafforzeranno ulteriormente i trend alimentari ispirati al Sud America.
Vale per gli Stati Uniti, come sostiene American International Food, ma anche per l’Europa e in parte anche per l’Italia. Innanzitutto, si rafforzerà l’interesse per i piatti peruviani: il già noto ceviche, piatto a base di pesce crudo marinato con “leche de tigre”, (salsa a base di lime con cipolle rosse e coriandolo), il lomo saltado, simbolo della fusione tra la tradizione culinaria locale e le influenze cinesi (“chifa” in peruviano) e l’ aji de gallina, ovvero carne sfilacciata di pollo con una crema gialla densa e leggermente piccante, per la presenza del peperoncino peruviano Ají amarillo, dello zenzero e varie spezie.
Venendo al Brasile, ci sarà una riscoperta della sua cucina e dei suoi sapori diversificati e audaci. Varie fonti prevedono che il prossimo anno si affermino il pão de queijo, lo snack tradizionale brasiliano di farina di tapioca e formaggio, la nota feijoada, stufato di fagioli neri con il quinto quarto di maiale e i meno noti brigadeiros, palline morbide e cremose preparate con latte, cacao, burro e ricoperte di granelli di cioccolato.
Sarà ancora di tendenza il barbecue argentino o asado, con ovviamente la salsa chimichurri di accompagnamento. La Colombia contribuirà con le arepas, tradizionali torte di farina di mais che vengono reinventate con ripieni e guarnizioni creativi, come avocado, platani e formaggi gourmet. Inoltre si diffonderanno l’ajiaco, sostanziosa zuppa di pollo e patate, sui cui vari chef stanno sperimentando diversi tipi di patate ed erbe aromatiche, la lechona, piatto tradizionale di maiale arrosto ripieno di riso, piselli e spezie, le empanadas, dolci e salate, ripiene della tradizionale carne di manzo e patate, ma anche con combinazioni innovative quali gamberi e formaggio, il chontaduro un frutto tropicale (Bactris gasipaes) che cresce su una palma di 20 metri e viene utilizzato sia in piatti dolci che salati.
Dalla Bolivia, con la moda dei cibi fermentati, acquista interesse anche la chicha a base di mais, tra cui la birra Chicha de Jora e la Chicha Morada, variante analcolica a base di mais viola.
Dal Cile si diffonderanno nuove varietà di alghe commestibili, come il cochayuyo e il luche. Dalle Ande cilene, proverranno oltre a quinoa, e amaranto e le bacche di maqui.
In conclusione, i sapori sudamericani verranno incorporati nella cucina fusion, mescolando piatti tradizionali con tecniche e ingredienti moderni.
Loris Tirelli
Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.