Yogi Tea Confort de l’ame: una tisana ayurvedica

Avatar photo Loris Tirelli7 Febbraio 2025

La storia di Yogi Tea è un esempio perfetto di come una tradizione millenaria possa trasformarsi in un successo commerciale senza perdere la propria autenticità. Con la varietà “Confort de l’âme“, l’azienda dimostra ancora una volta la sua capacità di innovare rimanendo fedele alle proprie radici.

Una storia che profuma di spezie. Tutto iniziò nel 1969, quando Yogi Bhajan, maestro di Kundalini Yoga appena arrivato negli Stati Uniti, iniziò a offrire ai suoi studenti una bevanda calda e speziata dopo le lezioni. Era più di un semplice tè per i primi allievi, essendo parte integrante dell’esperienza yoga. Nello specifico questa bevanda era una miscela di cannella, cardamomo, zenzero, chiodi di garofano e pepe nero che sarebbe diventata la fonte di un’attività imprenditoriale nel campo del benessere.

Dalla classe di yoga al mercato globale. Fu Michael Katz, conosciuto anche come Amrit Singh, a intuire il potenziale commerciale di quella bevanda. Nei primi anni ’70, trasformò quella ricetta in un brand che oggi è presente in oltre 80 paesi. Portare i benefici della tradizione ayurvedica nelle case di tutti divenne la missione dell’azienda, attualmente gestita da East West Tea Company nel Nord America e da Yogi Tea GmbH in Europa.

Confort de l’âme: tradizione e innovazione in tazza. Confort de l’âme rappresenta perfettamente questa fusione tra tradizione e innovazione. La tisana combina il rooibos sudafricano con una miscela di spezie orientali: cannella, zenzero e chiodi di garofano che si fondono con note di cacao, arancia e vaniglia, mentre tocchi di coriandolo, cardamomo, pepe nero e noce moscata completano l’esperienza sensoriale. “Non è solo una bevanda“, secondo il team che l’ha sviluppata, “ma è un momento di pausa, un rituale di benessere”. La preparazione stessa, secondo l’azienda, diventa un esercizio di mindfulness. Infatti sulla confezione vi è il suggerimento di un esercizio: la rotazione delle spalle per un minuto. Dopo una giornata di lavoro faticosa, Yogi Tea diviene una bevanda che fa evadere lo spirito, si legge sul package.

Uno sguardo al futuro. A quasi cinquant’anni dalla sua nascita, Yogi Tea continua a crescere mantenendo fede alla visione del suo ispiratore, Yogi Bhajan, scomparso nel 2004. L’attenzione alla qualità – tutti gli ingredienti sono rigorosamente biologici – si combina con la responsabilità sociale: l’azienda mantiene un approccio cauto, consigliando sempre la consultazione medica per categorie sensibili come donne in gravidanza o allattamento.

Un pubblico in evoluzione. Il target di Yogi Tea, e in particolare della linea “Confort de l’âme”, riflette i cambiamenti della società contemporanea. Il consumatore tipo è un urban professional tra i 25 e i 45 anni, attento al benessere e alla sostenibilità. “Un pubblico che cerca più di una semplice bevanda”, spiega l’azienda, “cioè un’esperienza allineata con uno stile di vita consapevole“.

Si tratta principalmente di consumatori con un livello di istruzione medio-alto, interessati alle medicine alternative e alle tradizioni orientali. In pratica un pubblico che privilegia i prodotti biologici e che è disposto a spendere di più per la qualità percepita. Particolarmente significativa è la presenza femminile, con una forte componente di praticanti di yoga e discipline olistiche.

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Loris Tirelli

Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.

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